La diagnosi energetica per le aziende: da obbligo a opportunità

Introdotta con il Decreto Legislativo 102/2014, la diagnosi energetica è diventata un obbligo per molte aziende, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica e ridurre gli sprechi. Questo strumento rappresenta una fotografia dettagliata dei consumi energetici aziendali e fornisce un piano di interventi per ottimizzarli.
Anziché essere vista come un adempimento burocratico, la diagnosi energetica può trasformarsi in un’opportunità strategica, capace di generare vantaggi significativi per le imprese.

Cos’è la diagnosi energetica?

La diagnosi energetica è un’analisi approfondita dei consumi e dell’uso di energia all’interno di una azienda. Questo audit permette di individuare le aree critiche e le inefficienze che, senza un monitoraggio dettagliato, resterebbero inosservate. Molti settori industriali soffrono di sprechi energetici legati a tecnologie obsolete o a processi non ottimizzati; la diagnosi energetica diventa così un’occasione per ripensare la gestione energetica aziendale e proporre interventi correttivi per migliorare l’efficienza. L’obiettivo finale è quello di ridurre i consumi energetici, abbassando al contempo le emissioni di CO2 e garantendo un impatto positivo sia per l’azienda sia per l’ambiente.

Chi è obbligato a eseguire la diagnosi energetica?

La diagnosi energetica è obbligatoria per le grandi imprese che impiegano più di 250 dipendenti o hanno un fatturato superiore a 50 milioni di euro o hanno un bilancio superiore ai 43 milioni di euro all’anno. L’obbligo inoltre si applica alle aziende che hanno un alto consumo di energia, maggiore di 2,4 GWh all’anno, e rientrano nell’elenco delle cosiddette imprese “energivore” tenuto dal CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali).
Queste aziende devono effettuare la diagnosi energetica ogni quattro anni, per mantenere sotto controllo i consumi e identificare nuove opportunità di miglioramento.

Quali sono i benefici della diagnosi energetica?

Oltre a rispettare gli obblighi normativi, la diagnosi energetica per le aziende offre molteplici benefici. Individuando le inefficienze e ottimizzando i consumi, le imprese possono ridurre significativamente i costi operativi. L’Italia è uno dei Paesi europei con i costi dell’energia più alti per le imprese e il prezzo ha subito fluttuazioni significative negli ultimi anni a causa delle crisi internazionali. Migliorare l’efficienza energetica può aiutare a contenere le spese e rendere i prodotti e servizi più competitivi sul mercato.
In un periodo in cui la sostenibilità è sempre più centrale nelle strategie aziendali, adottare soluzioni per ridurre le emissioni di CO2 non solo aiuta l’ambiente, ma migliora anche l’immagine aziendale, dimostrando impegno concreto verso una maggiore responsabilità sociale.

La diagnosi energetica con Bidaltec

Grazie all’esperienza maturata in molteplici interventi di riqualificazione energetica in ambito industriale e commerciale, Bidaltec è in grado di eseguire diagnosi energetiche conformi alle norme UNI CEI 11352 e UNI CEI 11339.
Il processo prevede una raccolta accurata dei dati sui consumi, analizzando le diverse fonti energetiche, l’efficienza degli impianti e delle attrezzature. Sulla base del monitoraggio dei consumi, vengono individuate le aree critiche e proposte soluzioni di ottimizzazione, che vanno dalla sostituzione di impianti obsoleti alla revisione dei processi produttivi.
Le diagnosi energetiche possono essere redatte da un professionista abilitato iscritto all’albo professionale che consegna un report dettagliato dei risultati.
L’audit energetico permette inoltre di ottenere i titoli di efficienza energetica necessari per accedere agli incentivi e alle detrazioni fiscali.