Il Green Deal Europeo è una delle iniziative più ambiziose e importanti che l’Unione Europea ha messo in campo per affrontare la crisi climatica e promuovere la transizione verso una società più sostenibile. La decarbonizzazione del riscaldamento domestico rappresenta uno snodo cruciale di questa strategia. Si tratta, infatti, di una delle principali fonti di emissioni di gas serra.
Cos’è il Green Deal Europeo?
Il Green Deal Europeo è un piano d’azione lanciato dalla Commissione Europea nel 2019 con l’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente a impatto zero entro il 2050. Per arrivare a questo risultato ha previsto una serie di politiche e investimenti che spaziano dall’energia pulita all’agricoltura sostenibile, dalla mobilità ecologica all’economia circolare. Questo processo richiederà l’impegno congiunto da parte dei governi, delle industrie e dei cittadini. Il Green Deal Europeo non è soltanto una politica ambientale: è una strategia di trasformazione sociale ed economica che riconosce l’urgenza di agire per il clima. Gli interventi previsti sono un mix di stimoli finanziari e innovazioni tecnologiche, fondamentali per creare un futuro energetico pulito e sostenibile per l’Europa.
Il riscaldamento domestico e la decarbonizzazione
Il riscaldamento domestico è uno dei settori chiave nella lotta al cambiamento climatico. Le abitazioni rappresentano circa il 40% del consumo energetico e producono il 36% delle emissioni di CO2 nell’Unione Europea. I sistemi di riscaldamento tradizionali si basano sull’uso di gas naturale, petrolio, carbone o legna. Queste fonti energetiche sono responsabili di una significativa quantità di emissioni di anidride carbonica e anche di inquinanti atmosferici che possono essere nocivi per la salute umana. Decarbonizzare il riscaldamento domestico significa ridurre le emissioni di CO2 attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, tecnologie più efficienti e pratiche di isolamento migliorate. È un passaggio indispensabile per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima, che mira a limitare l’aumento della temperatura globale ben al di sotto di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali.
Come decarbonizzare il riscaldamento domestico
Le pompe di calore sono estremamente efficienti dal punto di vista energetico. A differenza dei tradizionali sistemi di riscaldamento che bruciano combustibili fossili per generare calore, le pompe di calore utilizzano una piccola quantità di energia elettrica per trasferire il calore da una sorgente esterna all’interno dell’abitazione. Questo processo può essere fino a tre o quattro volte più efficiente rispetto ai metodi convenzionali. Quando sono alimentate da elettricità generata da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici, i sistemi geotermici o eolici, le pompe di calore possono ridurre notevolmente le emissioni di CO2. Perciò il Green Deal prevede un sostegno per l’installazione di pompe di calore ad alta efficienza.
Migliorare l’isolamento termico degli edifici riduce inoltre la quantità di energia necessaria per il riscaldamento. Questo risultato può essere ottenuto tramite l’installazione di finestre a doppio o triplo vetro, l’isolamento dei tetti, delle pareti e dei pavimenti, l’utilizzo di dispositivi di riscaldamento ad alta efficienza.
L’impegno di Bidaltec per la decarbonizzazione del riscaldamento domestico
Insieme possiamo contribuire alla decarbonizzazione del riscaldamento domestico. Bidaltec può fornire consulenza e assistenza nella progettazione di impianti fotovoltaici e geotermici che possono essere impiegati per alimentare le pompe di calore con fonti rinnovabili, favorendo il contenimento delle emissioni di anidride carbonica. È in grado di dimensionare correttamente gli impianti termoidraulici e per il raffrescamento ricercando il miglior bilanciamento tra investimenti, efficienza e rendimento, con attenzione al risparmio energetico e alle performance tecniche. Inoltre ha acquisito esperienza nella gestione delle pratiche amministrative necessarie all’ottenimento degli incentivi statali.