Il nuovo Conto Termico 3.0 segna una tappa importante nelle politiche di sostegno alla transizione energetica nel nostro Paese. A quasi dieci anni dal decreto che nel 2016 aveva introdotto il Conto Termico 2.0, il provvedimento da poco approvato amplia le possibilità di accesso agli incentivi, aggiornando le tipologie di intervento finanziabili e adeguando i massimali di spesa ai costi reali di mercato attuale.
I beneficiari del Conto Termico 3.0
La prima grande novità del Conto Termico 3.0 riguarda i destinatari del provvedimento. Fino ad oggi gli incentivi erano riservati alle pubbliche amministrazioni e ai privati. Con il nuovo decreto vengono ammessi anche gli enti del terzo settore, le configurazioni di autoconsumo collettivo e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), favorendo la diffusione delle tecnologie green su scala più ampia.
Il Conto Termico 3.0 allarga la platea dei soggetti beneficiari e diventa uno strumento ancora più inclusivo, soprattutto per chi opera in ambito civile non residenziale, come il settore terziario, che potrà beneficiare di tutte le tipologie di interventi previste. Potranno accedere alle agevolazioni anche associazioni, fondazioni, cooperative sociali e tutti gli organismi no profit.
Gli interventi ammessi dal Conto Termico 3.0
Un’altra novità sostanziale riguarda gli interventi ammessi. Il Conto Termico 3.0 conferma le opere già finanziabili e introduce nuove opportunità in particolare per le soluzioni che guardano al futuro. Sarà possibile ottenere contributi per l’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici o per impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, a patto che vengano abbinati alla sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti con pompe di calore elettriche. Rimangono incentivabili l’isolamento termico, la sostituzione di infissi, l’installazione di schermature solari, la trasformazione in edifici a energia quasi zero, la sostituzione dell’illuminazione o l’introduzione di sistemi di automazione più efficienti.
Il Conto Termico 3.0 mantiene il sostegno a pompe di calore, sistemi ibridi, generatori a biomassa, impianti solari termici e scaldacqua a pompa di calore. Aggiunge ulteriori possibilità, come l’allaccio a reti di teleriscaldamento alimentate da fonti energetiche rinnovabili o l’utilizzo di sistemi di microcogenerazione. Non sarà più finanziata invece la sostituzione delle caldaie a gas a condensazione.
I massimali del Conto Termico 3.0
La vera svolta del Conto Termico 3.0 riguarda però l’entità degli incentivi. I massimali sono stati rivalutati per rispecchiare l’aumento dei costi e l’incentivo potrà coprire fino al 65% delle spese sostenute. In alcuni casi, come per gli edifici comunali nei centri fino a 15.000 abitanti, le scuole e le strutture ospedaliere del Servizio Sanitario Nazionale, il contributo potrà addirittura arrivare al 100% delle spese.
A livello di risorse, il Conto Termico 3.0 mette a disposizione 900 milioni di euro all’anno: 400 riservati alla Pubblica Amministrazione e 500 ai soggetti privati, con un fondo aggiuntivo di 20 milioni per le diagnosi energetiche preliminari degli edifici pubblici. Per rendere più semplice l’accesso agli incentivi, il decreto prevede inoltre che per importi fino a 15.000 euro, nel caso di privati che si avvalgono di una ESCO (Energy Service Company), il contributo venga erogato in un’unica soluzione, garantendo liquidità immediata al beneficiario. Per cifre superiori, il rimborso avviene in rate annuali.
L’assistenza di Bidaltec per il Conto Termico 3.0
Il Conto Termico 3.0 mette a disposizione interessanti agevolazioni, ma resta fondamentale affrontare il percorso burocratico con competenza e professionalità. Dal 2016 ad oggi, Bidaltec ha già seguito oltre 100 interventi del Conto Termico 2.0, portando più di un milione di euro di incentivi ai propri clienti.
Questa esperienza permette di accompagnare le aziende e i privati nella consulenza, nella diagnosi energetica, nella progettazione di impianti fotovoltaici, nella preparazione e nella presentazione delle pratiche richieste dal nuovo decreto. Il supporto inizia già dalla fase di proposta e prosegue fino alla gestione totale del rapporto con il GSE. Bidaltec è in grado di fornire un servizio completo che consente di ottimizzare la gestione energetica e rendere i sistemi più efficienti.
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